Comunicare per connettere o comunicare per creare distanza?

Nel coaching conta indubbiamente il desiderio di cambiamento personale e perché questo avvenga, la comunicazione è il primo pilastro delle fondamenta solide di un qualsiasi percorso in tal senso.

“Ti posso rubare un attimo ?”

“Non voglio rubarti altro tempo !”

Sono convinto che il 90% di coloro che leggeranno queste due domande le avranno utilizzate almeno una volta nella loro vita!

Vi ricordate l’effetto che hanno avuto con il vostro interlocutore?

E voi mentre le dicevate, come vi sentivate?

coaching e comunicazione: i libri che contano

Io leggo la media di 45/50 libri l’anno e ci sono pochi autori di cui ho tutta la biografia come Camilleri, De Giovanni, Manzini ma tra questi spicca Paolo Borzachiello, esperto in neuro linguistica che seguo da quando scriveva i suoi primi libricini legati alla PNL sulla vendita e le presentazioni efficaci.

Negli ultimi anni, a partire dal suo capolavoro “La parola magica”

ogni suo libro l’ho divorato almeno 3 volte sottolineando le pagine, attaccando post it sui punti salienti, memorizzando sul Mac gli spunti più interessanti per il mio lavoro di life & Parent Coach, perché sono fermamente convinto che il mondo della comunicazione eccellente insieme a quello dei valori e delle emozioni, sono i 3 pilastri sui quali si regge il reale cambiamento personale e professionale di qualsiasi persona che desideri diventare il protagonista della sua vita e non una semplice comparsa.

Nel suo libro “

https://www.amazon.it/Basta-dirlo-parole-scegliere-evitare/dp/B09DT6KW2X

Clicca qui per il suo acquisto on line“, il mago Borzachiello ti porta a braccetto in un viaggio rigenerante alla scoperta di quelle parole che sarebbe meglio evitare se il tuo desiderio è quello di attivare ormoni del benessere in maniera circolare e generare relazioni empatiche, solide e intelligenti.

Coaching e comunicazione: rubare, parola tossica

Gli effetti collaterali delle parole tossiche

RUBARE : Gli effetti collaterali

Indubbiamente togliere qualche cosa a qualcuno entrando in un suo spazio senza autorizzazione è un illecito perseguibile per legge, ma quando la parola rubare la utilizzi per chiedere un tempo prezioso di relazione con un’altra persona allora il danno è più alto e ti consiglio vivamente di eliminare quanto prima questa parola dal tuo vocabolario.

“Ti posso rubare un attimo ?”

“Non voglio rubarti altro tempo !”

Nel momento che utilizzi la parola rubare davanti al tuo interlocutore , nella sua testa si aprono tutta una serie di immagini collegate al fatto che tu stai entrando senza autorizzazione nel suo luogo di vita depredandolo dei suoi oggetti più preziosi.

La persona con la quale ti stai quindi interfacciando quasi sicuramente

1) non vedrà l’ora di liberarsi di te e lo potrà fare con un semplice: no! non ho tempo ora passa più tardi!

2) Ti ascolterà, forse senza l’interesse che meriti.

Una semplice parola che invade il tempo, lo spazio, la persona che si sente distante 1000 miglia da te perché quando interagisci con una persona con questa parola, Lui pensa che tu gli stia rubando qualche cosa di molto prezioso, per l’appunto il tempo e lo spazio.

Coaching e cambiamento: sostituire le parole tossiche

L’alternativa esiste?

Certo che sì e te le scrivo di seguito con quella frase che io adoro di più:

“Hai cinque minuti del tuo prezioso tempo da dedicarmi ?”

Stai dicendo al tuo interlocutore che il suo tempo è prezioso e questo lo renderà quasi sicuramente più malleabile e disponibile ad ascoltarti

Oppure puoi dire

“Possiamo rapidamente fare il punto della situazione ? Solo 60 secondi”

Determinando un tempo (che dovrai rispettare), dai valore a quello spazio tempo condiviso.

Oppure potresti utilizzare il più semplice:

“Devo dirti velocemente una cosa hai tempo? “

Come vedi le parole che utilizzi, come afferma il nostro esperto di neuro linguistica,

• dicono chi sei dicono
• dove sei
• dicono la direzione dove stai andando
• dichiarano la tua leadership

Questo se usi parole giuste nel giusto ordine, o come diceva l’immensa Alda Merini:

“Scegli con cura le parole da non dire perchè le parole sono un atto di responsabilità”.

Tutti questo lavoro fa parte e lo potrai trovare in uno dei miei 4 percorsi di Coaching che vivono sotto l’ombrello del percorso Protagonista della tua vita. 4 percorsi dedicati al singolo individuo, alla coppia, alla coppia genitoriale e agli adolescenti, senza dimenticare i percorsi destinati ai Team di lavoro, dove la relazione tra colleghi è fondamentale per creare un ambiente sano di lavoro.

Come in questo video dove condivido altre 3 parole tossiche da evitare come

• Basta avere la giusta convinzione
• Con il tempo si aggiusta tutto
• Scusa se ti disturbo

Se nel cambiamento che desideri nella tua vita personale e professionale, uno degli ostacoli principali sono la qualità delle tua relazioni, ti suggerisco un buon percorso di coaching con li sottoscritto per iniziare a lavorare:

A) sul tuo mondo valoriale

B) sulla modalità della tua comunicazione

C) sull’ascolto delle tue emozioni

e tutto questo unicamente per permetterti di diventare il protagonista della tua vita , a livello individuale di coppia, genitoriale, nella relazione con i tuoi figli, per te adolescente (dai 16 ai 21 anni) e team di lavoro, perché insieme ai tuoi valori e alle tue emozioni, la comunicazione è una delle fondamenta principali per prendere in mano la propria vita con grande sicurezza.

Contattami scrivendomi a coach@gianvitotracquilio.it e sarò lieto di fissare il nostro primo incontro gratuito in uno spazio protetto per definire se siamo due persone compatibili per lavorare sul tuo cambiamento personale e professionale, per rigenerare i tuoi talenti e le tue risorse in maniera concreta, e lasciare andare il passato con il quale potresti farci un bello, caldo e gustoso sugo.

Io ti aspetto, scrivimi a coach@gianvitotracquilio.it per fissare il tuo primo appuntamento conoscitivo gratuito o in alternativa compila il form al link

da Gianvito l’artigiano di emozioni

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