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La gratitudine che migliora il mondo.

La gratitudine che genera benessere

Essere grati è indubbiamente il miglior esercizio che ognuno di noi può fare dono a se stesso per diventare protagonisti della propria vita e iniziare a prendersi cura di se per poi riuscire prendersi cura del prossimo. 

La conferenza della International Coaching Federation sul tema della Gratitudine come forza generativa tenutasi a Roma il 22 ed il 23 2022 settembre è stata fonte inesauribile di gratitudine per la crescita personale e professionale di tutti i partecipanti e colleghi e di tutti coloro che usufruiranno di un servizio di Coaching individuale, di team o business.

È  stato un momento unico di confronto, condivisione e relazioni con un mondo, quello del coach, che indubbiamente potrà  fare la differenza in un contesto geo politico e sociale in continua evoluzione e che per cambiare, ha bisogno di ascolto attivo.

Gratitudine e Coaching: da good coach a great Coach

Sarà sempre più necessario prendere consapevolezza delle proprie unicità da mettere a disposizione dei contesti dove saremo chiamati ad operare. 

Sarà necessario rimanere in ascolto di tutto ciò che questa vita ci dona ogni giorno, a cominciare dalle piccole cose che abbiamo imparato a considerare “non scontate” attribuendogli un valore molto più alto di quello che percepivamo fino a  Marzo 2020. 

Voglio prendere come esempio il lavoro silenzioso, discreto ed efficientissimo realizzato da tutta la squadra di volontari ICF Italia per l’organizzazione di questa incontro Nazionale dal vivo e via Web.

Un lavoro che ha permesso la realizzazione dell’evento, ed il loro esempio si rivela una fonte inesauribile di spunti di riflessione e crescita.

Il lavoro della squadra di volontari ICF è l’esempio per tutti noi partecipanti di quello che dobbiamo fare da domani quotidianamente per nostri clienti:

  • ascoltare le esigenze
  • condividere soluzioni
  • organizzare incontri di aggiornamento continui
  • pianificare le agende condividendo le rispettive richieste
  • mantenere costantemente un pensiero contro intuitivo
  • monitorare i risultati  alla ricerca di quella consapevolezza trasformativa che genera benessere. 
la gratitudine ed il coaching migliorano il mondo
Gratitudine e Coaching, due armi potenti generate dalla gentilezza.

Molto simile al lavoro dell’artista del legno che per arrivare all’opera finale agisce togliendo per arrivare al risultato finale per poi generare l’azione che ci permetterà il passaggio da Good Coach a Great coach e di conseguenza portare questa trasformazione anche nei nostri clienti da good coachee a great coachee.

Gratitudine, Coaching, evoluzione.

Dopo un’apertura ricca di suggestioni emozionanti della presidentessa ICF Italia Caterina Carbonardi, arrivano i relatori e ora dopo ora, mentre la giornata passa velocissima, iniziamo a tessere quello che  poi si rivela il verbo: “Intrecciamo il coaching nell’arazzo del vivere”

  • lavorare per  uscire fuori dal livello egocentrico, dove penso solo a me stesso, ed iniziare a lavorare su noi stessi per comprendere che qualsiasi siano i pregiudizi esterni sul nostro operato. non dobbiamo lasciarci tentare dal desiderio di vedere riconosciuto il nostro lavoro trascinandoci sulle nostre spalle la paura della vulnerabilità o inadeguatezza. 
  • Imparare invece con un livello creativo, ad osservare i nodi da sciogliere da un punto di vista esterno del nodo stesso accogliendo le nostre ombre, i nostri vissuti, le nostre paure per poter poi permettere ai nostri clienti di spostare il loro punto di attenzione ed di focalizzarsi sui propri punti di forza. 

(grato a Giovanna D’alessio fondatrice e presidentessa ICF ITALIA agli albori 20 anni fa)

Ecco allora che veniamo travolti dalla gratitudine anche nella propria esperienza traumatica che diventa risorsa perché ogni esperienza è foriera di insegnamenti e momenti di sana riflessione, concetto che John Whitemore ci ricorda di supportare con le 3 domande:

  • cosa è accaduto?
  • cosa posso imparare da quello che è accaduto?
  • come potrò metterlo in pratica a mio vantaggio nel prossimo futuro? 

(grazie Alain Cardon Coach ICF MCC) 

Si susseguono sul palco colleghi che questo lavoro lo fanno da anni. 

Condividono il loro sapere, il loro punto di vista, le metodologie gli strumenti testati nel tempo, sopratutto in questo tempo di pandemia dove le emozioni sono entrate in gioco come uno Tsunami nella vita di ognuno di noi rimettendo in discussione diversi aspetti valoriali etico sociali | emotivi evolutivi e | pragmatico economici.

Mentre ascolto sono grato di tutto il materiale umano, esperienziale, personale e professionale che arriva al cuore e alla mente che si nutrono di ogni parola, di ogni pausa, di ogni respiro e momento di riflessione e condivisione.

la gratitudine ed il coaching migliorano il mondo
Gratitudine e Coaching, due armi potenti generate dalla gentilezza.

Moltissimo materiale che entra nella cassetta degli attrezzi di ognuno dei partecipanti, tutta ricchezza che metteremo a disposizione dei coachee che richiedono i nostri servizi a supporto di un cambiamento che li renderà protagonisti della loro vita. 

Gratitudine: non fare del bene se non sei in grado di accettare l’ingratitudine

La gratitudine di portarsi a casa un qualche cosa al quale non avresti mai pensato confezionato nella memoria che ti viene donata senza nulla chiedere in cambio. 

E la senti quella emozione, arriva forte perché in ogni vissuto condiviso, ognuno di noi ritrova una piccola fetta della propria vita. 

Quella esperienza vissuta, spesso traumatica, senza essere consapevoli che potesse diventare un momento di gratitudine. 

E poi arriva l’esperienza, quella di impresa, con un susseguirsi di testimonianze uniche di coloro che della gentilezza e della gratitudine ne hanno fatto uno stile di vita da imprenditori.

Uno stile di vita  che genera benessere circolare, che si respira nelle loro aziende, torna nelle case di ogni collaboratore che si sente facente parte di una famiglia per poi tornare sul luogo di lavoro che smette di essere tale, perché si finisce di fare un lavoro che piace, con i rispettivi valori allineati.

La differenza di chi fa coaching sui valori, tra valori dichiarati e valori vissuti.

Nelle testimonianze degli imprenditori di azienda, senti il sapore dei valori vissuti e quando questo passaggio è condiviso con i tuoi collaboratori, tu imprenditore hai generato qualche cosa di unico. 

Enzo Muscia racconta la sua storia di imprenditore che di fronte alla chiusura dell’azienda di cui era Direttore Commerciale, mette in ipoteca la sua casa e i suoi beni, si rimbocca le maniche e riparte da zero coinvolgendo i collaboratori che con lui credono nel progetto, ed il progetto vola.

Altra storia è quella di Roberto Giadone, che nel 2021 mette in piedi un’azienda biologica nella provincia di Ragusa aiutando gli immigrati sbarcati in Sicilia ad integrarsi e diventare parte di una famiglia che si sostiene reciprocamente. 

La sua storia preferisco raccontarla in 3 minuti con questo video che ho confezionato per tutti voi lettori, buona visione. 

Si susseguono altri colleghi, imprenditori di aziende di coaching che lavorano per grandi aziende e da tutti loro arrivano diversi messaggi di cui faccio tesoro.

  • non preoccuparti se nel tuo percorso di coaching qualche cosa non va per il verso giusto. Capita è fisiologico, fa parte del gioco della vita. 
  • Cosa puoi fare di diverso? ogni giorno, la mattina e la sera, scrivi 5 cose di cui sei grato quando ti svegli al mattino e quando vai dormire la sera.  Non devono essere grandi cose, ma piccole. 

L’obiettivo comune, in quel prendersi cura di se stessi in prima battuta è quello di essere una goccia che scava nella roccia, “Gutta Cavat Lapidem”, consapevoli che solo la costanza e la perseveranza quotidiana delle nostra azioni miglioreranno il nostro stato di benessere.

La conseguenza? illumineremo il mondo che ci circonda con il quale siamo abituati ad interagire nella nostra vita quotidiana.

La gratitudine diventa il mezzo attraverso il quale ognuno di noi può focalizzare la propria attenzione sugli aspetti della nostra vita quali:

  • speranza
  • zelo
  • curiosità
  • mind set
  • competenza
  • ispirazione 
  • amore
  • serenità, ma la lista è lunghissima.

Dobbiamo lavorare costantemente per sostituire con parole alte luminose e fluide quelle basse oscure e contratte che sono ostacolanti e rendono basso oscuro e contratto il nostro viaggio e quello dei nostri coachee in questa vita.

Gratitudine alla vita

La vita è una sola, un solo tempo, non torna indietro, fermi sul presente, proiettati verso il futuro, quello che realmente desideriamo per vivere una vita in armonia con noi stessi e con il resto del mondo. (Grazie Suzy Green). 

L’ultima giornata si conclude con altri due mattatori della gratitudine, Michele la Ginestra, attore, conduttore TV e regista e Pierluigi Bartolomei, Direttore generale dell’Istituto Professionale Elis, entrambi lavorano nell’attivare la gratitudine per la prevenzione della delinquenza minorile. 

Il loro intervento è un pugno allo stomaco che mi lascia senza fiato. 

Continue intersezioni che generano gratitudine nei giovani di cui questi due visionari si prendono cura.

Gratitudine e Coaching, due armi potenti generate dalla gentilezza.

La capacità attraverso l’attività sportiva il teatro ed altre discipline, di connettersi con il mondo permettendo di vivere il proprio vissuto osservandolo da un altro punto di vista, riuscendo a fare cose che poco tempo prima questi adolescenti pensavano di non esserne capaci, per il semplice motivo che nessuno li ha mai stimolati a credere in se stessi, nelle proprie risorse, nel trasformare e riconoscere il male vissuto in benessere e gratitudine

Riuscire a guardare il lato peggiore di questo mondo attraverso attività di introspezione profonde che mettono discussione tutte le loro credenze, permettendo loro di riprendere in mano la propria vita in maniera rigenerativa.

Cambiando il punto di vista si impara a togliere, a rinunciare al superfluo di cui non abbiamo bisogno e riscoprire accogliendolo,  quello che è importante per ognuno di noi, lo ripeto, “imparare a prendersi cura di se”.

Un processo lungo e a volte doloroso che però aiuta a far emergere i propri talenti e le proprie risorse per poi utilizzarle per cambiare quello che ci rende arrabbiati, delusi e amareggiati in sereni, appagati e grati. 

La gratitudine in un battito di ali di farfalla.

Esco fuori dalle 2 giornate di lavoro con un gadget prezioso, una tazza, che nella sue semplicità mi aiuterà a ricordare questo momento che desideravo da tempo:  vedermi in prima persona con tanti colleghi conosciuti in rete in questi due anni di transizione planetaria e assaporare come una tisana ai frutti di bosco, liquirizia e cannella, ogni momento sereno della mia vita al loro fianco, nella certezza di avere la possibilità di fare il lavoro più bello al mondo, il coach.

la gratitudine migliora il mondo
Gratitudine e Coaching, due armi potenti generate dalla gentilezza.

Quando la tazza sarà colma di tanti attimi di serenità, la gusterò tutta di un fiato ed in quel momento sarò felice e grato di tutto quello che la vita mi ha donato e che continua a donarmi ogni giorno della mia vita. 

E allora ricordando l’ultimo intervento di Shata Diallo, aprirò le mie ali di farfalla con delicatezza e consoliderò la mia certezza sull’utilizzo di parole alte, luminose e fluide nel mio vocabolario, scegliendo con cura le parole da non dire. 

la gratitudine migliora il mondo
Gratitudine e Coaching, due armi potenti generate dalla gentilezza.

Così facendo combatterò come un eroe le micro aggressioni verbali che trasformano il mondo in cui viviamo in non inclusivo e potrò cambiarlo in inclusivo, scegliendo di essere una farfalla colorata e nelle ferite da guarire nei miei coachee, come ricorda  Alda Merini in una delle sue bellissime poesie: 

“..da queste profonde ferite, usciranno farfalle libere”. 

La gratitudine che migliora il mondo.

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